Didasharing. Un progetto ‘in progress’

In sintesi, è una iniziativa figlia dell’emergenza, ma che sicuramente si proietta anche al ‘dopo’, un’iniziativa sperimentale per permettere agli istituti che vorranno essere coinvolti di provare ad utilizzare software e servizi adatti all’apprendimento (piattaforme di e-learning, servizi di videochat, edu-social) in un contesto economicamente più sostenibile e relazionalmente più significativo e protetto. In collaborazione con altre associazioni è stato quindi allestito un server virtuale (VPS) che fosse il più adeguato possibile per caratteristiche di potenza.

Il primo passo è stato quello di installare un sistema di videoconferenza open source (BigBlueButton , appunto) in grado di supportare più di 100 collegamenti.

Il progetto è agli inizi, e, quindi, in pieno work in progress.


ANASTILOSI

«Ma come Selinunte dopo gli ultimi giorni, nel cuore di profonde tenebre cadrai.

In seguito, cercherai di rimettere insieme i pezzi originali del tuo edificio distrutto, elemento per elemento, se le condizioni lo consentiranno. La tecnica da utilizzare in questi casi è l’anastilosi.

La Carta del restauro di Atene (1931) raccomanda:

Quando si tratta di rovine, una conservazione scrupolosa si impone e, quando le condizioni lo permettono, è opera felice il rimettere in posto gli elementi originari ritrovati (anastilosi); e i materiali nuovi necessari a questo scopo dovranno sempre essere riconoscibili. Quando invece la conservazione di rovine messe in luce in uno scavo fosse riconosciuta impossibile, sarà consigliabile, piuttosto che votarle alla distruzione, di seppellirle nuovamente, dopo, beninteso, averne preso precisi rilievi.

La Carta di Venezia (1964) conferma.

Cos’altro si può fare – essendo noi dentro la vita –, se non consegnarci al rischio di dominare la statua prima che ci demolisca?

Questa è la storia di un’anastilosi, eseguita per gradi e con soprassalti imprevisti. »

(C. Pellegrino, La felicità degli altri, La nave di Teseo, Milano 2021)